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Allestire un fuoco e altri racconti

Traduzione di

Lia Celi

Data di uscita

15/12/2023

Isbn

979-12-815-1003-6

Prezzo

 12.00

Formato

cartaceo

Allestire un fuoco, La legge della vitaBatârd e Colui che perse la faccia, quattro racconti ambientati ai tempi dei cercatori d’oro e dei nativi americani, in una terra sconfinata, feroce e primitiva dove vige la legge del più forte: è da qui che tutto prende vita.
La sfida di accendere un fuoco nella gelida Alaska che mette alla prova l’arroganza di un uomo e ne mina le certezze; l’epopea di un cane da slitta odiato da chi, comprandolo, ha pensato di farlo suo schiavo; la beffa della morte che mette gli uomini davanti a scelte inderogabili; l’implacabile e misteriosa legge che regola l’universo, sono i grandi temi raccolti in questo libro che Jack London, con la sua scrittura agilissima, semplice e grandiosa, ha saputo restituire ai lettori.

Estratto

Era già spuntato un giorno freddo e grigio – molto freddo e molto grigio – quando l’uomo uscì dalla pista principale dello Yukon e si inerpicò lungo l’altura per imboccare il sentiero rozzo e poco battuto che tagliava verso est in mezzo a una densa foresta di abeti. La scalata fu faticosa, e quando lui arrivò in cima guardò l’orologio per mascherare il bisogno di fermarsi a prendere fiato. Le nove. Anche se in cielo era completamente sgombro di nuvole, il sole non si vedeva. Non c’era. La giornata era limpida, eppure sembrava che sul volto di ogni cosa fosse calato un sudario intangibile, un alone cinereo che oscurava il giorno, perché mancava il sole. Lui non ci faceva caso. C’era abituato, a stare senza sole. L’aveva visto due o tre giorni fa e sapeva che ne sarebbero passati altrettanti prima che il confortante globo, nel suo percorso verso sud, facesse di nuovo capolino sull’orizzonte, per poi scomparire immediatamente alla vista.

Sull'autore

Jack London nasce a San Francisco nel 1876. È stato scrittore, giornalista e drammaturgo. La sua vita è stata segnata da continui spostamenti durante i quali ha svolto diversi lavori occasionali, tra cui il cacciatore di foche, il marinaio e il cercatore d’oro. Fu corrispondente di guerra in Corea durante il conflitto russo-giapponese, si farà costruire uno yacht per tentare il giro del mondo, avventura che non concluderà a causa dei suoi problemi di salute. Dopo un primo periodo di difficoltà raggiungerà il successo diventando uno degli scrittori meglio retribuiti del suo tempo, oltre che dei più fecondi. Muore nel 1916 a soli quarant’anni in circostanze poco chiare. Tra i suoi titoli più noti: Il richiamo della foresta (1903), Zanna Bianca (1906), Il tallone di ferro (1908), Martin Eden (1908), La peste scarlatta (1912) e Il vagabondo delle stelle (1915).

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