Un giallo alla Agatha Christie ambientato nell’antica Roma 60 a.C. Anno del consolato di Afranio e Metello Celere.
Due omicidi compiuti nello stesso giorno scuotono la città di Roma. Il primo è quello di Silano, ex console noto per la sua indole conciliante, il secondo di Roscio Gallo, celebre attore molto amato dal popolo romano.
Flavio Callido, nobile romano di fazione pompeiana ed ex questore, in pieno cursus honorum indaga sugli omicidi.
Durante l’omicidio di Silano, Callido si trova proprio nella domus del ex console per un incontro segreto con Giunia, figlia di Silano e Servilia. Qui scopre un’agitazione insolita una riunione a cui stanno partecipando alcuni dei più noti optimates della Repubblica che attendono un famigerato ospite, di cui non riesce a scoprire l’identità. Nei corridoi della domus Callido viene avvistato e, costretto a nascondersi, ripara nelle stanze adibite a terme private di Silano, dove colto da un malore perde i sensi e
si risveglia nella suburra, senza il suo anello nobiliare. Callido successivamente viene incaricato da Cicerone di svolgere le indagini sull’omicidio del suo grande amico Roscio Gallo. L’obiettivo di Cicerone è accusare Publio Clodio dell’omicidio di Roscio
già sotto processo per aver violato i misteri della Bona Dea. Le indagini sulla morte di Roscio rivelano però anche altre possibili piste una delle quali porta ad Arbuscola, un’affascinante e scaltra attrice.
Nel frattempo Callido viene sospettato e imprigionato per l’omicidio di Silano. Tra rivelazioni e colpi di scena Callido e Arbuscola imboccano la via giusta per arrivare a scoprire cosa è realmente accaduto.
Quello che li aspetta non sarà solo il disvelamento dei veri colpevoli, Callido capirà che le sue certezze e i suoi principi dovranno cedere il passo a nuovi compromessi politici.
Caduto il velo dietro cui si cela la verità, non si potrà più essere gli stessi.