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Amy Foster, Laguna

Traduzione di

Teresa Ciuffoletti e Silvia Accorrà

Data di uscita

16/06/2023

Isbn

979-12-815-1000-5

Prezzo

 10.00

Formato

cartaceo

I protagonisti di questi due racconti sono un uomo e una donna che nel confronto con la rispettabilità e la moralità del loro tempo, vedranno messe alla prova le loro scelte.
Due diverse storie d’amore che si specchiano restituendo immagini che sono l’una il rovescio dell’altra.
Due narrazioni senza tempo che conservano intatte la loro freschezza e attualità.
Amy Foster narra dell’emigrante Yanko, unico superstite di un naufragio, che approda sulle coste dell’Inghilterra. L’uomo si ritrova scaraventato in un mondo a lui estraneo, in una comunità che lo emargina. La sola che istintivamente lo accetta e se ne invaghisce è Amy, una giovane, indolente, domestica. Eppure questa non è una semplice storia d’amore, perché Amy si troverà in bilico tra il suo sentimento, l’ostilità e il rigetto della piccola comunità.
Laguna è la storia di due amanti, Arsat e Diamelen. L’uomo, presso il letto di morte della donna amata da tutta la vita, rievoca il passato fin dal loro primo incontro. Un amore fatale che li ha trascinati nel folto della giungla facendone una prigione dorata dove scomparire senza lasciar traccia. Un amore fatale per il quale ogni sacrificio è stato possibile. Presagendo il momento in cui il loro legame si spezzerà, Arsat si trova a dover affrontare antichi fantasmi da cui, ormai, non potrà più fuggire.

Estratto

Amy Foster

Kennedy è un medico di campagna e vive a Colebrook, sulla costa di Eastbay.
L’altura che s’innalza bruscamente dietro i tetti rossi della cittadina preme l’antica High Street contro il muraglione che la protegge dal mare.
Oltre questo muro la brulla spiaggia sassosa si estende per miglia in un’ansa ampia e uniforme, con il villaggio di Brenzett che si profila scuro di là dall’acqua, una guglia in un fitto di alberi; e ancora più avanti la colonna perpendicolare di un faro, in lontananza non più grande di una matita, segna il punto in cui la terra svanisce.

Laguna

L’uomo bianco, appoggiato con entrambe le braccia sul tetto della casetta alla poppa della barca, disse al timoniere: «Trascorreremo la notte nella radura di Arsat, è tardi». Il malese borbottò e continuò a guardare fisso il fiume. L’uomo
bianco appoggiò il mento sulle braccia incrociate e fissò la scia della barca. Alla fine del rettilineo di foreste tagliate dall’intenso scintillio del fiume, il sole appariva limpido e abbagliante, sospeso in basso sull’acqua che brillava dolcemente come una striscia di metallo.

 

 

 

Sull'autore

Joseph Conrad nasce nel 1857 a Berdyčiv nell’attuale Polonia al tempo sotto la dominazione russa. Lascia la terra d’origine quando suo padre è costretto all’esilio e rimane orfano poco dopo. Nel 1874 s’imbarca con la marina francese per passare a quella inglese nel 1878. Viaggia raggiungendo l’Africa, l’Estremo Oriente, il Sud America e l’India per congedarsi all’età di trentasei anni e dedicarsi alla carriera di scrittore. Muore a Bishopburne in Inghilterra nel 1924.

Dallo stesso autore

Tra le opere dell’autore ricordiamo Il negro del Narciso (1897), Giovinezza (1898), Laguna inserito nella raccolta Racconti Inquieti (1898), Cuore di tenebra (1899), Lord Jim (1990), Al limite estremo, (1902), Amy Foster (1901) inserito nella raccolta Tifone e altri racconti, Nostromo (1904), La Linea d’ombra (1917) e Racconti di mare e di costa (1912).

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