È un arduo destino, quello toccato in sorte agli scrittori che decidono di raccontare l’altro lato dell’amore. Non quello soave, che dopo sconforti e dolori ritrova l’urgenza della felicità, ma il fianco in ombra, non illuminato dalla gioia e che percorre con ostinazione il bordo più esterno dell’esistenza, quello in bilico tra gioia e disperazione.
È il perfetto equilibrismo che compie Rachilde in Monsieur Venus, che torna finalmente in libreria.
Quando l’aristocratica Mademoiselle de Vénérande incontra l’umile Jacques Silvert, tra loro s’innesca un che di irrefrenabile: vigorosa e dominante lei, apollineo e fragile lui, prima di allora, non si erano mai innamorati. Un incontro voluto dal caso e che segnerà fatalmente i destini dei due amanti e quelli di tutti i personaggi coinvolti nel fuoco sacro e distruttivo della loro passione.
Li travolgerà un sentimento sublime e terribile insieme che li strega anima e corpo. Contro tutto e tutti – differenze di classe, aspettative sociali, pretendenti e familiari vendicativi – vivranno con coraggio questo legame non conforme dai ruoli fluidi che trova rifugio nell’abbagliante Parigi della prima metà del Novecento.
Monsieur Venus è un capolavoro oscuro sull’altro lato dell’amore, lì dove il desiderio sa essere feroce e fatale, senza però perdere tutto il candore del primo colpo al cuore.