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Traduzione di

Data di uscita

24/04/2024

Isbn

979-12-815-1007-4

Prezzo

 15.00

Formato

cartaceo

Ci sono parole sulla vita che una madre e una figlia, prima o dopo, devono dirsi. A ognicosto.
Grazia non c’è più. Una telefonata inaspettata raggiunge Teresa in un mattino come un altro, mentre è alle prese con i soliti impegni, con le cose di ogni giorno, a Roma, dove vive ormai da molti anni con il marito e la figlia, e la informa della morte di sua
madre Grazia, una donna già anziana, ma sempre bella, elegante, volitiva.

Tornare in Abruzzo, ritornare indietro dopo tanto tempo nell’ombra senza fondo dei ricordi, è per Teresa una fatica e un dovere. C’è da organizzare il funerale, occuparsi della casa e congedare la badante, quasi una dama di compagnia per Grazia, la sola persona capace di accettare il carattere difficile e scontroso della Signora.
Teresa arriva nella città natale in un freddo e ventoso giorno di primavera e si ritrova di colpo immersa nell’atmosfera un po’ fané della grande casa di famiglia in cui viveva da bambina. Qui, nelle stanze riccamente arredate, ogni dettaglio le parla di sua madre, della vita piena di una donna per molti aspetti indimenticabile. La realtà però non è soltanto quella che Teresa ha sotto gli occhi. Dal notaio, infatti, Teresa scopre che tutte le proprietà di famiglia sono state vendute di recente dalla madre e che non c’è più nulla, solo debiti. Com’è potuto accadere? Perché Grazia non le ha mai detto nulla? Teresa è stordita, incredula. Il suo cammino all’indietro nel passato alla ricerca della verità̀, tra le passioni, i tradimenti e le bugie dei protagonisti di questa storia intensa e originale, la porterà a comprendere davvero la vita di sua madre. E in fondo anche la sua personale storia di donna.

Estratto

22 aprile
Già dalle scale un lieve sentore di Mitsouko parlava di Grazia. Era stato sempre il suo profumo, per decenni, e in paese chiunque poteva sapere se era appena passata in banca o all’ufficio postale, nella cappellina di San Sebastiano o in tintoria, perché la fragranza aleggiava nell’aria per diversi minuti dopo che lei se n’era andata.
Le kenzie, sull’ampio pianerottolo, facevano tanto casa gattopardesca. Affiancavano un piccolo divano Thonet a due posti che permetteva di fare una breve sosta dopo la rampa di scale, prima di entrare nell’appartamento da dove – porta d’ingresso aperta – giungevano un brusio indistinto e un tramestio di passi, segno di presenze numerose, tutte a condolersi per la morte di donna Grazia.

Sull'autore

Giulia Alberico è nata a San Vito Chietino. Ha insegnato Italiano e Storia negli istituti superiori, vive a Roma. Scrittrice e critica letteraria, è autrice di Madrigale (Sellerio, 1999/2021, premio Arturo Loria 2000), Il gioco della sorte (Sellerio, 2002), Come Sheherazade (Rizzoli, 2004), I libri sono timidi (Filema, 2007/Gaalad, 2023, premio Torre Petrosa 2008) Il vento caldo del Garbino (Mondadori, 2007), Cuanta pasion! (Mondadori, Strade Blu, 2009), Un amore sbagliato (Sonzogno 2017), La Signora delle Fiandre (Piemme 2021) e Il Segreto di Vittoria. Vittoria Colonna ai tempi di Michelangelo (Piemme, 2024).

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